Diario
Settimana di lotta. E’ la prima volta. Non sono mai intervenuto ad un manifestazione. I compagni del servizio d’ordine mi hanno avvertito. Con le loro bandiere in pugno proteggono i lati del corteo. Non sono bandiere, son fazzoletti, fazzoletti rossi appiccicati ad un bastone di legno. Firenze sprangata. La tensione scorre per le strade. La polizia apre e chiude il corteo. Sembra che non sia interessata a cosa succede dentro. il corteo si muove da Piazza del Duomo verso Piazza San Marco, direzione Parterre. Il luogo ove si terranno dibattiti e manifestazioni della settimana di lotta. Tensione, urla dalle retrovie del corteo. Urla verso dio noi…. “i comunisti integrati”. La mia inesperienza di cortei fa aumentare l’ansia dello scontro. Non so quando, non so come, non conosco le regole dello scontro come i miei esperti compagni. Ad un certo momento vedo dietro di me la folla correre come un branco di tori impazziti. La polizia inizia il lancio dei lacrimogeni. Coro corro corro a perdifiato, perdo il contatto con i compagni..e…corro ancora corro. Il cuore sembra esplodere, la paura ha scatenato tanta di quella adrenalina che se mi avessero cronometrato avrei battuto il record dei 200 metri.
Mi ricongiungo con i compagni. Era la prima manifestazione.
Passione e paura. Orgoglio e gioco.