Aldo il babbo del mio migliore amico.
Avevo 15 anni quando ho conosciuto il mio migliore amico ed il suo babbo.
Fine anni 70. Scontri di piazza e scontri dialettici.
Aldo irrompe nelle nostre discussioni quasi senza tener conto dei nostri anni: i miei 15 e i 17 del mio migliore amico.
Con la visione di chi offre anche ad un ragazzo di 15 anni opportunità dialettiche di uomo maturo.
Così non era ma a noi sembrava, mentre discutevamo con Aldo.
Desiderio di farti parlare, di scoprire il tuo punto di vista.
Visione di un’umanità senza grandi e piccoli, senza nessun bonario sconto per la mia immaturità dialettica.
Aldo il babbo del mio miglior amico
Aldo, un amico.
Lasci un vuoto nei nostri cuori!

Silenzio delle idee lunghe
tanti piccoli flebili suoni cantano un brusio di fondo accompagna costantemente le ore della nostra giornata scrivo sul mio iPhone direttamente nella
Una risposta
E’ una cosa speciale quando persone di differenti generazioni si confrontano ma non abituale, ahinoi.
La conoscenza reca con sè il passato ma muore se non si nutre di presente.
L’esperienza diventa Valore attuale, spendibile, disponibile sempre, quando è capace di diventare materia viva, duttile, emulsionabile con il cambiamento.
Quando viene consegnata insieme alle chiavi e senza istruzioni per l’uso e resa disponibile.
Così consegnata è un cuore che non smette mai di battere.
Un saluto ad Aldo. Namastè.