Quasi ogni giorno mi trovo a risolvere problemi. Raramente mi trovo a discutere su dubbi.
Le nostre concrete attività hanno per la maggior parte fini già definiti. Molte delle cose che facciamo, nel lavoro, nella vita di relazione, nel rapporto con l’ambiente che ci circonda non richiedono riflessioni di senso. E’ per questo che vanno un sacco di moda i “gestori”. Quelli che risolvono problemi quando qualcosa va storto, quando qualcosa “piega”, per caso o per resistenza ambientale, verso direzioni non previste.
Abbiamo visto un considerevole sviluppo delle “discipline descrittive” come l’economia che al pari di scienze naturali come la biologia prova a tracciare il comportamento di organismi siano essi monocellulari o dotati di cervello centrale, uomini insomma.
Se arrivano dubbi è il caso di aprire il campo alle “discipline del senso” tipo la filosofia, o la teologia (in parte anche la politica) che devono rispondere a domande circa il percorso di felicità degli uomini.
Ma forse non abbiamo dubbi.