Il caldo batte, annebbia.
I tre neuroni che girano nel mio cervello si sono messi a sedere e non ne vogliono sapere di alzarsi in piedi. Poiché per lavorare devono coordinarsi, il veto di uno blocca l’attività degli altri due Insomma un disastro. Stamani avevo bisogno di un paio di neuroni per abbozzare un lavoro. Niente da fare. Le mura larghe del mio ufficio offrono protezione dal caldo. Danno calore emotivo, definiscono uno spazio, uno spazio dalle mura forti. Uno dei luoghi possibili.
Ma oggi nulla da fare. Trovo un pò di conforto nella brezza serale di questo messaggio nella bottiglia.
2 risposte
Non è sempre male che i neuroni si mettano a sedere sai….
anzi, andrebbero periodicamente sedati a scopo di cura preventiva; ci preserverebbe dal fare e disfare (che diventa farsi e disfarsi) quotidiano.
Amo il caldo, i miei neuroni sono più allegri, come sempre scordinati ma più allegri quindi più simpatici da sopportare.
Un bacio.
forse ha ragione , dovrei andare un pò in vacanza…
🙂