Questa, una settimana che fiacca la mente.
L’avvio settimana preme sulle spalle, rende difficile il risveglio.
Lunedi’, sveglia ore 6.00.
Ho voglia di essere in anticipo.
Cerco tempo per combattere la percezione del ritardo.
Sono in anticipo, lotto per il treno della 8.07, molti impegni mi aspettano in ufficio.
8.07 e 10 secondi, il treno al binario parte sotto i miei occhi.
Rabbia , ansia per tutto ciò che devi portare a termine.
Il giorno scorre con i chili sulle spalle.
Pensieri lenti, viscosi, senza fine.
Mi vengono poste molte domande alle quali tento di rispondere, senza successo.
Sotto il fuoco di domande allento la tensione.
Ascolto le domande,tra le domande molte risposte.
Arriva le sera, ore 19.00.
Treno di ritorno 19.12.
12 minuti , troppo pochi per percorrere il tratto ufficio stazione.
Tento.
7.12 arrivo.
Questa volta vedo il treno arrivare.
7 risposte
come mai tutta questa pesantezza?
Ordinarie fatiche che ti capitano quando decidi di affrontare un’impresa.
Alla sera …il sole..!!
😉
allora sei un uomo decisamente fortunato se la sera, quando tramonta, tu vedi il sole.:D
Sorrido. Occorrerebbe sapere cosa fai dalle ore 6.00 alle 8.07 per poi perdere anche l’8.07 … !!! Due ore e sette minuti sono un tempo infinito perfino per una donna !!! Bacione.
Ahahah…sono solo lento!!
beh…anche un pò di ginnastica mattutina !!
😉
La lentezza è una bella cosa. Abbiamo perso il gusto delle lentezza, che ci fa vedere il fiore che ieri era un bocciolo, il bocciolo che il giorno prima era un accenno. Un giorno, a Trastevere, ho conosciuto un signore che mi ha detto che anche il pomodoro per l’insalata andrebbe tagliato lentamente perchè è un gesto che contiene la cura per sè. Lui di tempo se ne intende: costruisce meridiane, una passione che è diventata un mestiere. Bel personaggio, uno di quelli con cui il Tempo assume le forme di un amico e non di un nemico da combattere come facciamo ogni giorno!
Concordo
🙂