Mi ha sempre appassionato Hegel. Con Hegel si spiega il mondo, l’incedere della storia, il percorso cognitivo degli individui. Altro che psicanalisi. La simbiosi di reale e razionale riconsegna la storia nelle mani dell’uomo.
Che ne dite di questa mia enfasi… vi fa un pò ridere. Beh anche a me fa sorridere, ma a volte ricorro ad Hegel come passpartou per spiegare le cose che mi trovo ad affrontare, talvolta in modo un pò folle.
Qualche settimana nel corso di un intervento, in un pubblica riunione , mi sono lanciato in un paragone tra la fenomenologia dello spirito e l’evoluzione dei sistemi informativi.
Qualcuno si ricorda la sacralità dei mainframe. Luoghi dove lo spirito, la logica era strumento, completamente concentrata sulla macchina. Hal 9000, il grande computer , si pensava ad un futuro che vedeva macchine piene di anima, una specie di animismo di ritorno.
Poi è arrivato il dominio dell’individuo, il distacco dell’uomo dalla grande macchina. La fine del fordismo nelle fabbriche, nell’informatica è nato il client, il PC L’intelligenza si distribuisce, è il momento delle scissione, l’uomo di fronte alla proprioa macchina, libero ma solo. E’ il Medioevo dei sistemi Informativi , si rompono gli schemi dei processi, quintali di cultura cascano negli hard disk degli individui singol, dei loro PC. Senza che altri individui possano beneficiarne.
Ed ecco il Web , quello uno punto zero, poi quello due punto zero. Qualcuno ha detto: ” che differenza c’è, si ritorna al passato, tutto si centralizza”. Macchè passato; siamo di fronte al soggetto che supera la scissione con la sua socialità, che si riconcilia con il mondo e diventa autocoscienza. La macchina è uomo, l’uomo è la macchina. Non una macchina dotata di anima ma tanti uomini che con il loro cervello, trasportato in rete, fanno una grande macchina.
Purtroppo, ancora oggi, a molti uomini non è permesso di pensare, ed allora, anche quella grande macchina fatica a diventare “spirito infinito”.
Che vi dicevo..con Hegel si spiega tutto!! Perdonatemi è un pò tardi
Una risposta
Hegel e Freud sono meno distanti di quanto si possa pensare (http://www.ilgiardinodeipensieri.eu/storiafil/barli6.htm). Freud non ha fatto che prendere la filosofia e applicarla a qualcosa (ho semplificato troppo, sicuramente, ma c’è del vero).
La centralità dell’uomo non sarà mai in discussione, fino alla sua prossima estinzione. Anche quando si serve di macchine o di concorsi di bellezza per esprimersi o per annullarsi.