Il pane prima che arrivasse la te tecnologia aveva bisogno di abili mani per l’impasto
Impastare è la cosa più importante per fare un buon pane. Mette insieme polvere ed acqua, mette aria, soffio, energia
Il pane del mattino emana l’odore di questi gesti e muove le energie in avvio di giorno. Energia trasferita dalle abili mani dell’impastatore della notte .
Oggi le mani sono sostitute dalle macchine ma tra la polvere della farina e l’energia del pane si trova sempre il lavoro dell’uomo.
Se proviamo a fare un salto indietro le regole del gioco saltare. Cosa accade alla nostra polvere? Un sacco di grano prima di arrivare in un mulino per diventate farina che strada fa? Forse pochi sanno che il suo valore prima di diventare merce usabile per essere lavorata passa dalle mani di decine di speculatori
Ma il pane ha necessita di essere lavorato da queste mani? I prodotti che consumiamo ogni giorno sono prodotti da società
multinazionali spesso guidate da manager che non traggono vantaggio da quanti prodotti sono stati venduti sul mercato ma da quanto si é alzato il valore della azioni nel secondo trimestre rispetto al primo.
Lo scenario internazionale mostra paesi che non riescono a far fronte ai propri impegni per aver assunto il comportamento delle società per azioni, per aver venduto credito e non prodotti o servizi.
Cosa possiamo fare per liberarci dalle BORSE per far coincidere il valore della aziende con la loro reale capacità di competere sul mercato.
Competere significa creare prodotti e servizi un pó meglio dei nostri concorrenti, venderli, incassare per questi denaro.
La cosa è semplice come fermare un treno in corsa senza freni. Stati, istiuzioni, politica nulla possono di fronte alla forza
incontrollata di questo treno.
La sensazione di angoscia ti prende la bocca dello stomaco. La rabbia per l’impotenza nella quale si trovano gli uomini di buona volontà rischia di diventare frustrazione. Da qui al passaggio alla depressione collettiva il passo è breve.
Lottiamo combattiamo ogni giorno nella nostro ruolo di padri di madri di lavoratori di cittadini.
Compiamo piccoli gesti virtuosi.
Insegniamo ai nostri figli il valore della vita.
Insegniamo loro a dare valore alle cose che contengono il lavoro degli uomini.
Insegniamogli il valore della passione per il futuro
La passione per la creazione di cose che contengono qualcosa di noi.
Al pari del gesto dell’artista che scarica nell’opera un pezzo di sé.
Facciamolo in ogni azione della nostra vita.
Non so se tutto questo contribuirà a creare un mondo migliore.
Sicuramente ci restituirà un contenuto di senso e ci allontanerà dalla depressione collettiva.
2 risposte
Già. La frustrazione è anche dentro gli occhi di uomini e donne in cassa integrazione. Poco tempo fa il figlio dodicenne di un amico disse al padre (una settimana al mese circa in cassa intgerazione): da grande vorrei fare anche il tuo lavoro, sei sempre a casa! Fu una umiliazione terribile per questo uomo: una settimana al mese circa corrisponde alla rata del mutuo. Ci sono i libri da comperare, ora: prima media quasi 400 euro. C’è rabbia, impotenza, fustrazione e depressione. Verissimo. Percepisco segnali preoccupanti: vedo persone, equlibrate da una vita, perdere le staffe per poco. Difficile essere calmi e sereni quando hai figli, cassa intgrazione e l’ombra dell’avviso di scadenza del mutuo proiettato sulla parete a mezzaluna … E maagari anche un paio di etti di rospi in gola perché oggi, pur di tenerti un lavoro, ingoi anche quelli.. Dopo la depressione c’è la rabbia collettiva. Fanno paura entrambi. C’è una aggressività .. nuova. Sui bus, per la strada, nei negozi .. Insolita, Frequente. E manifestata da persone comuni, spesso anche anziani … Chissà come mai?
Lottiamo contro la “depressione collettiva” con piccoli gesti virtuosi e..anche con qualche gesto “politico”.