Ho sentito illustri economisti e famosi giornalisti gridare allo scandalo per i mega compensi percepiti dai manager delle banche.
Ho sentito illustri economisti e famosi giornalisti gridare allo scandalo per il dilagare di un mercato dominato dalla finanza e poco dall’economia.
Ho sentito illustri economisti e famosi giornalisti gridare allo scandalo perché i contribuenti sono costretti a farsi carico per generazioni dei debito accumulati dal mercato finanziario.
Ho sentito illustri economisti e famosi giornalisti salutare il benefico avvio di comunicazione conoscenza concorrenza come la soluzione ai mali di questo mercato drogato “dai profitti non ragionevoli”.
Si dice: la rete comunica,offre conoscenza. Quindi, grandi opportunità per tutti. Se tutto scorre in un regime dominato dalla libera concorrenza abbiamo raggiunto il massimo della autoregolazione.
Libera concorrenza tra chi e chi?
Conoscenza per chi?
In questo terremoto dei subprime, della azioni delle obbligazioni dei derivati in un contesto dominato dal prime rate dove la moneta svaluta e le stock option svalutano per recuperare il debito pubblico che in quanto disavanzo basato sul Pil porta le banche centrali ad intervenire con il capitale di rischio prelevato dal ministero del tesoro che avendo il tasso di cambio oltre il limite del trattato di …
Sembrava quasi vero questo discorso senza senso …ehh!!!!!!!!
Se fosse stato vero, una persona di media cultura, ci avrebbe capito qualcosa?
Quali garanzie sono offerte dal livello delle conoscenze di chi si trova ad essere utente dei “servizi” finanziari?
E come mai tutta questa richiesta di “servizi” finanziari?
Come siamo potuti arrivare al punto in cui il lavoro ed il risparmio delle persone è scivolato in questi rivoli?
Questi illustri economisti e i famosi giornalisti non sono forse i primi responsabili di questa degenerazione culturale?
Ma ormai tutti sono assolti e sono anche loro diventati un’altra categoria di statalisti comunisti.