Ai vecchi l’esperienza ai giovani le idee.
Ai vecchi l’equilibrio della gestione dell’esistente ai giovani lo squilibrio del cambiamento.
Ai vecchi la saggezza ai giovani l’instabilità della ricerca.
Ai vecchi le riflessioni sul passato.
Ai giovani quella sul futuro.
Naturale dinamica della conoscenza, cammino virtuoso della specie oltre le dimensioni dell’ovvio.
Quando questa dialettica si blocca, le prigioni dell’esperienza tengono in libertà i vecchi e ingabbiano la ricerca dei giovani.
I giovani imparano tecniche, risolvono problemi, invece di produrre conoscenza.