Spia o commesso viaggiatore ?

Salgo sul treno che mi conduce in ufficio, 8.38 per Lucca.

Mi fermo insolitamente al primo vagone. Un vagone declassato, ex prima classe.

Uomo, 45 anni circa, brizzolato, vestito con gessato grigio, tratti magrebini. Ha in mano un vecchio cellulare, inserisce una sim e cerca di fare una ricarica con una di quelle schede che si comprano in edicola. Non parla italiano, non riesce a seguire le indicazioni del call center. Con un inglese non chiarissimo ma sicuramente meglio del mio chiede aiuto. Eseguo l’operazioni di ricarica. Inizia a telefonare, un pò in arabo un pò in inglese, non capisco ne l’uno ne l’altro.

Servizio segreto? Terrorista?

Bah… semplice commesso viaggiatore!

Talvolta, quando non dieci a trovare risposte alle domande che emergono nel corso della tua vita, pensi che la strada sia complessa, insolita, articolata, difficile.

A volte è sufficiente ricorrere al buon senso.

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Silenzio delle idee lunghe

tanti piccoli flebili suoni cantano un brusio di fondo accompagna costantemente  le ore della nostra giornata scrivo sul mio iPhone direttamente nella

Per fare tutto ci vuole un fiore

Per fare un tavolo ci vuole il legno, Per fare il legno ci vuole l’albero, Per fare l’albero ci vuole il seme,

2 risposte

  1. Quanto è vero! A volte le risposte sono lì, a portata di mano. Un antico proverbio cinese recita: il punto più in ombra è proprio quello sotto la lampada.

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