Mi interessano le storie raccontate. Quelle storie dove il ricordo sfiora i fatti e si trasforma in cultura.
Quando le storie arrivano dopo il tempo della ricostruzione e per questo escono con passione, senza risentimento.
Quando i fatti segreti del presente hanno donato i loro accesi colori alla storia raccontata.
Sì , ho interesse per i fatti della persone care ma non trovo passione nei fatti del giorno. I fatti “caldi” del giorno si posano senza riflessione sulla nostra mente e sui nostri sensi. Talvolta mente e sensi reagiscono costruendo mappe mentali talvolta pericolosamente disorientanti.
Se passa tempo un fatto si trasforma, prende nuova forma nelle pieghe del tempo e della volontà. Il tempo consente alla volontà di compiere il suo lavoro. La volontà di ripensare, ricostruire, trovare ragione di ciò che al momento del fatto non aveva ragione.
Mi interessa questo percorso intimo del ripensare, delle cose riflesse, riviste, delle inversioni, delle conversioni, dei perdoni e delle sofferenze.
Mi appassiona quel momento in cui le storie, setacciate dal tempo, diventano cultura, concetti, idee.
Mi interessano le intimità, non mi appassionano i segreti.
Fatti segreti, spesso sciolti dall’Uomo che li ha compiuti, sono come azioni senza anima.
Ogni fatto senza una causa è privo di senso.
5 risposte
Ciao Ale.
E’ un bel tema, questo del tuo post, e tocca delle tematiche a me care, che riguardano il Tempo e la Memoria. Il Tempo e i suoi Labirinti.
Ecco.. Labirinti.
Concordo su quanto dici circa il tempo che è un setaccio e offre anche la distanza per vedere le cose. Per usare una metafora: un elefante visto da vicino è una macchia grigia e niente più: man mano che ci si allontana, appare la forma, lentamente fino alla figura completa.
Pero’ a mio avviso è anche vero che il tempo dà ma anche toglie. A caldo alcune cose possono essere piu’ “vere” e non “filtrate” dalle maglie a volte strette della “testa”. Insomma, io credo che c’è un punto in cui emozione (pancia) e intelletto convergono e forse quello è (anche) il punto esatto di osservazione. Insomma un crinale, dove le cose ancora non sono scivolate giù, nè da una parte, nè dall’altra, ma stanno tutte li’, sulla linea sottile di un confine tra memoria viva, pulsante e quella contaminata dalla polvere del tempo e magari anche un po’ inquinata di esperienza e di pre-giudizi.
Credo abbastanza in una memoria mutevole, che cambia volto al passato come fa il vento con la sabbia del deserto.
Anche io mi appassiono della Storia delle persone, perchè ogni persona è un piccolo grande universo, complesso, articolato, semplice al contempo e attraverso la storia di tutti arricchiamo noi, e la nostra storia personale.
Bello: “mi interessa l’intimità, non i segreti”. Bellissimo. Come dire a qualcuno: mi interessa sapere come sei, non cosa hai fatto e cosa fai.
Ciao Ale. Un abbraccio
Ciao Celeste, sì , l’intimità va al cuore.
Le belle storie sono le storie dell’intimità.
ciaooo
Abbiamo parlato alcune volte su questo tema dei «fatti», delle «storie». Ci siamo trovati su posizioni diverse, anche se non antitetiche.
Ripensando ai fatti e alle storie, alla luce di accadimenti recenti, ho riagguantato l’armamentario dimenticato dell’interpretazione.
Assumiamo che i fatti di per se stessi siano sequenze di azioni. Ma ogni azione può avere diversi significati, diversi prima e dopo, diversi perché.
Ne sanno qualcosa i redattori di magazine scandalistici come il cult «novella 2000».
Una foto di due persone che parlano a distanza ravvicinata, può essere titolata «X e Y nascondono la loro storia d’amore», mentre in realtà X e Y parlavano cheeck-to-cheeck perché c’era troppo rumore, perché non volevano che il vicino sentisse, e così via.
Per questo posso dire amo le storie, e alla fine concordo con te Alessandro :).
Le storie interpretano, è vero, ma almeno è il racconto che guida ed il racconto dona piacere immensi se lo si sa fare. Un racconto è costruito su fatti, interpretazioni di fatti, sensazioni, interpretazione di sensazioni e così via.
Le storie navigano sui fatti, ma un buon narratore deve andare sott’acqua e seguire le correnti delle storie.
Grazie Elena e… in bocca al lupo per il tuo racconto che spero prenda luce presto!