Tecnologie (non) abilitanti.

Oggi voglio partire da qui, per portarvi, come al solito da un’altra parte!

Tecnologie abilitanti!

Un termine ricorrente per chi si muove intorno ai temi dell’innovazione del cambiamento, della trasformazione digitale.

Si dice che le tecnologie abilitanti abbiamo “rilevanza sistemica” perché danno valore ai nostri sistemi produttivi , innovano i processi, i prodotti e i servizi e bla bla bla.

Questa è la storia dell’evoluzione tecnologica. Ma vi sono tecnologie e tecnologie. Quelle “facili” e quelle difficili e quelle difficili sono quelle che all’apparenza sembrano più facili!

Vi voglio parlare di una tecnologia facile direi quasi banale che, in certe condizioni, può diventare difficile.

Da molti anni non uso più SW residente sul mio computer e cerco di consigliare i miei cliente a fare altrettanto.

Vi confesso che, per me, nonostante abbia lavorato per molti anni nel mondo del SW (senza essere un tecnico), è stata una liberazione. Aprire un account su una piattaforma e partire, a razzo, ad usare un software senza chiedere pietosamente supporto ad un tecnico…ahh che liberazione.

Credo sia stata una liberazione anche per i miei carissimi amici nerd che ho “stalkerato” in questi anni di vita professionale.

Vi confesso che amo follemente i nerd, ed in generale tutti i tecnici che sono dietro ai meccanismi. Nelle diatribe storiche tra il business ed i responsabili delle tecnologie ho sempre parteggiato per chi si trovava nella condizioni di rendere materiale i pensieri del business, nonostante abbia occupato sempre il posto di chi stava nel e sul Business.

Tuttavia, questa”liberazione” progressiva dalle complessità d’uso delle tecnologie mi entusiasma,

Vi ricordate che cosa complicata fosse la sincronizzazione di un banalissimo indirizzario solo 10 anni fa.

Oggi con strumenti come Zapier ad esempio puoi fare tutto da solo! Ahh che bello avere magari il solo problema di guardarti il tutorial su YT per gli usi razionali di quell’applicazione.

A parte questa mia emozione personale sicuramente poco interessante mi accorgo che spesso non ci rendiamo conto della portata rivoluzionaria che ha un piccolo ed insignificante fenomeno come il fatto che non hai più : (1) il TUO sw , (2) sul TUO pc che usi per (3) scrivere il TUO documento.

Il sw non è più su tuo pc ma su una piattaforma condivisa in Cloud, il sw di editing del documento non è più installato su tuo pc ma lo usi anche qui attraverso una piattaforma in Cloud !

Roba ordinaria ! Voi mi direte.

Caro Alessandro ci stai dicendo cose banali!!! Questo sono tecnologie della vita quotidiana in vita da molti anni

Aspettate un attimo! Vorrei farvi osservare questa banale e semplice tecnologia della vita quotidiana sotto un’altra prospettiva.

La cosa interessante di queste tecnologie “Ordinarie” sono i processi SOCIALI che POTENZIALMENTE abilitano!

La svolta è che non è più TUO …non solo lo strumento con cui stai lavorando ma anche il prodotto del tuo lavoro ossia il DOCUMENTO.

Che si tratti di una bozza per un progetto, una prima bozza per lo sviluppo di un’area di business, quell’oggetto diventa, POTENZIALMENTE, già nella fase di produzione, di proprietà condivisa ed oggetto della fantasia., ingegno, intelligenza del TEAM attraverso il meccanismo della co-creazione.

Vi rendete conto della portata abilitante che rivoluzionaria che ha questo piccola ed insignificante tecnologia ?

Ora vi faccio una domanda.

Magari usate delle applicazioni in Cloud ma quanto avete dato davvero vita a pratiche di comunità?

Quante volte avere introdotto nella vostra organizzazione processi procedure di co-creazione?

Quanto i vostri team sono abituati a pensare insieme?

Quanto la cultura del team prevale sulla cultura dell’efficienza individuale ?

Se non facciamo questo passaggio ogni tecnologia che passa verrà usata come nel passato senza comprenderne la portata .

Le tecnologie “abilitano” ma il compito di trasformare le cose spetta a noi!

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Silenzio delle idee lunghe

tanti piccoli flebili suoni cantano un brusio di fondo accompagna costantemente  le ore della nostra giornata scrivo sul mio iPhone direttamente nella

Per fare tutto ci vuole un fiore

Per fare un tavolo ci vuole il legno, Per fare il legno ci vuole l’albero, Per fare l’albero ci vuole il seme,

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