Un passo dopo l’altro

E’ quasi giugno.

Giorni faticosi per chi attraversa il ponte, immaturità e identità di uomo maturo.

La fatica del cammino, dove non vedi le forme del FINE, come la salita sul monte senza la vista della cima, mentre cammini.

L’avvio della salita avviene a notte fonda, i passi si susseguono al lume delle lampade, sotto la guida di chi, qualche volta, è arrivato.

Chi è già arrivato ha raccontato.

Chi ha ascoltato ha immaginato.

I passi scorrono, con fiducia, con la vista immaginaria della vetta.

Immaginazione di storie e prospettive danno senso all’ incomprensibile passo presente.

Non sai quando arriverà luce che farà scorgere la cima.

Da lì in poi la costruzione delle tua narrazione.

Capisco i miei figli quando faticano a superare il ponte verso la maturità nel nostro tempo di cammino notturno.

Ho fiducia nella loro passione

Ho fiducia nella loro desiderio di mettere avanti i passi.

Uno dopo l’altro.

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Silenzio delle idee lunghe

tanti piccoli flebili suoni cantano un brusio di fondo accompagna costantemente  le ore della nostra giornata scrivo sul mio iPhone direttamente nella

Per fare tutto ci vuole un fiore

Per fare un tavolo ci vuole il legno, Per fare il legno ci vuole l’albero, Per fare l’albero ci vuole il seme,

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